I bambini sono costantemente alla scoperta e spesso affrontano rischi e pericoli, in particolare tra i due e i tre anni di età. Piccole disattenzioni possono avere conseguenze drammatiche: una finestra aperta, un fornello acceso, i detersivi lasciati a portata di mano, ecc.
Bisogna controllare la vivacità di un bambino non limitandosi a vietare tutto e non mettendo ogni cosa sottochiave, bensì spiegando il corretto uso di oggetti, giocattoli, elettrodomestici, mobili, ecc. I pericoli più frequenti sono rappresentati da soffocamento, ingestione di piccoli oggetti (per es. monetine o piccole batterie); strangolamento (per es. da catenine o bavaglini intorno al collo); avvelenamento (per ingestione accidentale di medicine o prodotti per la casa lasciati incustoditi); cadute.
Intossicazione e avvelenamento
È importante seguire alcuni consigli per la prevenzione.
Prestare attenzione anche alle piante: alcune varietà contengono sostanze che possono risultare velenose, ma il rischio si corre solo quando vengono ingerite le foglie, i frutti (es. bacche colorate) o le parti del fusto.
Cosa NON fare
Cosa fare
Telefonare al 112 (Numero Unico Europeo) o a un centro antiveleni:
linee di emergenza 24 su 24: Tossicologia Clinica di Bergamo 800 88 33 00 – Centro Antiveleni Niguarda Milano:: 02.6610.1029 – Centro Antiveleni di Pavia 0382 24 444.
In caso di assunzione accidentale il bambino inizialmente può non presentare alcun sintomo. Contattare subito il Centro Antiveleni o il 112: questo è il momento migliore per intervenire e impedire che la sostanza tossica venga assorbita. Riferire più dettagli possibili sulla sostanza assunta e su quando è avvenuta l’assunzione (p. es. nome commerciale del prodotto; quantità presunta che è stata assunta; per quanto tempo il bambino è rimasto da solo; quali sono i sintomi del bambino). Nel caso in cui il bambino venga condotto in ospedale, ricordarsi di portare il contenitore della sostanza assunta.
Cadute
Per quanto si faccia attenzione, il bimbo cade spesso, soprattutto quando diventa più attivo e vorrebbe arrampicarsi dappertutto. Non lasciare mai il bambino da solo sul fasciatoio, su letti senza sponde, su divani o poltrone, neanche per brevi momenti. Usare cancelletti per le scale e assicurarsi che finestre e balconi siano protetti da parapetti. Se il bimbo cade e urla, cercare di calmarlo; non esitare ad andare subito al Pronto Soccorso se il bambino vomita, ha un’aria assente o assonnata, ha movimenti anomali degli occhi, rifiuta il cibo. È buona prassi controllare il bambino anche nel corso delle 48 ore successive. Se il trauma è lieve, per limitare il dolore è utile l’utilizzo del ghiaccio.
Scottature
Nel caso di piccole scottature eliminare con cautela ogni indumento e lasciare scorrere dell’acqua fresca per diversi minuti sulla parte di pelle interessata, disinfettare e coprire con garze grasse sterili. Non utilizzare creme, unguenti o altri prodotti che impediscono la traspirazione o possono causare infezioni. Se la scottatura sembra grave, andare subito al Pronto Soccorso. Usare griglie di protezione intorno ai fornelli.
Ingestione
Se il piccolo si è messo qualcosa in bocca che ostruisce le vie respiratorie, favorire la tosse; se l’oggetto (parte di un giocattolo, una monetina o del cibo) non può essere espulso, calmare il bimbo per farlo tornare a respirare. Non intervenire per asportare manualmente l’oggetto, altrimenti si rischia di spingerlo più in profondità.
Chiamare immediatamente il 112.
Se la situazione è di estrema urgenza, bimbo cianotico che non respira e non tossisce, si può cercare di far espellere l’oggetto con due diverse manovre in relazione all’età del bambino.
Meno di 1 anno
Tenere il piccolo in posizione prona (a testa in giù) sulle ginocchia, posizionato sull’avambraccio in modo da creare un piano rigido e tenendo la mandibola con la mano per cercare di aprire la bocca, dare 5 colpi decisi tra le scapole con via di fuga laterale (per non colpire il capo).
Poi girare il bambino a faccia in su mantenendolo come nella manovra precedente ed eseguire 5 compressioni toraciche con due dita sulla parte inferiore dello sterno (evitando di comprimere l’addome), continuare ad alternare queste manovre fino all’espulsione dell’oggetto.
Da 1 anno in su
Posizionarsi dietro il bambino, avvolgendolo con le braccia in avanti, poi con il pollice e l’indice della mano sinistra comporre una C che va da sotto lo sterno all’ombelico; all’interno di questa C porre la mano destra chiusa a pugno con il pollice all’interno, quindi staccare la mano che aveva composto la C e afferrare il pugno; a questo punto, esercitare colpi decisi di pressione verso dietro e in alto. Anche in questo caso la manovra va ripetuta fino all’espulsione dell’oggetto.