3/14/2024
Il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana è intervenuto alla tappa finale del Roadshow di Federfarma regionale “La Lombardia che vorrei”
«La farmacia dei servizi è destinata a crescere d’importanza in una Sanità che vuole essere sempre meno ospedalocentrica e più territoriale. Vogliamo quindi continuare a lavorare con voi, anche nella sfida del presente che è la digitalizzazione della sanità». Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, intervenendo alla tappa finale del Roadshow di Federfarma regionale “La Lombardia che vorrei”, organizzata lo scorso marzo nella sede milanese del sindacato.
Ospite d’onore dell’evento, Fontana ha rivolto ai farmacisti un sentito ringraziamento per ciò che quotidianamente fanno nelle loro farmacie. «La vostra collaborazione è fondamentale» ha detto «ma ciò che più è apprezzabile è una collaborazione senza se e senza ma, perché c’è la consapevolezza che a beneficiarne sono i cittadini». Un concetto ribadito anche da Marco Alparone, vicepresidente della Regione e farmacista titolare, che ha ricordato l’impegno delle farmacie durante il covid. «Le nostre insegne sono rimaste sempre accese» ha detto «abbiamo fatto durante tutta l’emergenza da collante tra ospedale e territorio e ora questo ruolo deve avere un riconoscimento istituzionale. La Regione Lombardia lo ha già fatto, con la delibera dell’agosto scorso sui servizi che ha messo la farmacia tra i protagonisti del territorio».
Testimoniano anche i numeri dell’attività assicurata dalle farmacie nel 2023, ricordati in apertura dalla presidente di Federfarma Lombardia, Annarosa Racca: oltre 52.400 ECG, 34.112 holter cardiaci e 24.279 holter pressori. E ancora: 308.253 vaccinazioni antiflu e 291.163 anti-covid (dati al 4 marzo), 820.802 operazioni di scelta e revoca del medico di famiglia, 297.500 prestazioni specialistiche e 739.712 kit per lo screening del colon retto. «Questa Regione ha sempre creduto nelle farmacie perché le considera una risorsa insostituibile» ha ricordato Racca «lo abbiamo detto di recente anche alla commissione Sanità del Consiglio regionale, in vista della discussione del nuovo Piano Socio Sanitario lombardo 2023-2027».
In apertura dei lavori è intervenuto in collegamento anche il ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, che ha affrontato il tema della formazione dei farmacisti del futuro: servono competenze con cui rispondere alle nuove necessità dell’assistenza sanitaria, ha detto, così come occorre sostenere la professione nell’orientamento degli studenti che iniziano gli studi universitari.
«Solo attraverso la crescita dei professionisti della sanità e con le più moderne tecnologie» ha concordato Emanuele Monti, presidente della commissione Sostenibilità sociale del Consiglio regionale «è possibile generare un servizio equo e di qualità per i cittadini lombardi, creando al contempo valore sociale, economico e scientifico».
«Negli ultimi anni, dai farmacisti è arrivata una spinta fortissima alla digitalizzazione, che ha permesso ai cittadini di accedere con maggiore facilità ai farmaci e ai servizi sanitari, contribuendo a rafforzare le attività di prevenzione e cura sul territorio» ha ricordato dal canto suo Andrea Mandelli, presidente della Fofi «la telemedicina da un lato e il pieno accesso ai dati sanitari dall’altro rappresentano due straordinari strumenti di efficientamento delle prestazioni e di promozione delle équipe multidisciplinari che, grazie alla centralità del ruolo di farmacisti nella rete di assistenza sul territorio, possono consentire di migliorare la presa in carico dei pazienti cronici e di alleggerire il carico di lavoro per gli altri presìdi del Ssr».
«A fronte di tutto ciò che si è detto stasera» ha concluso la presidente Racca «la richiesta che rivolgiamo alla Regione è di concretizzare il coinvolgimento delle farmacie nell’attività di ricognizione farmacologica, la compilazione della lista complessiva dei farmaci assunti da un assistito, e di attivare il Dossier farmaceutico, nell’ambito del Fascicolo sanitario elettronico».