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Nel 2024 cantiere aperto sulla farmacia dei servizi di nuova generazione

1/4/2024

Grazie al convenzionamento della telecardiologia, all'accelerazione sul fronte del digitale e a nuovi strumenti per semplificare la distribuzione di farmaci e presidi sul territorio, in Lombardia si punta a rendere la farmacia ancora più attiva e facilmente accessibile a tutti i cittadini

Grazie alle novità in cantiere per il 2024, come il convenzionamento della telecardiologia, l’accelerazione sul fronte del digitale e i nuovi strumenti per semplificare la distribuzione di farmaci e presidi sul territorio, in Lombardia si punta a realizzare la farmacia dei servizi di nuova generazione, ancora più attiva nel rendere la sanità facilmente accessibile a tutti i cittadini. Alcuni numeri dell’attività svolta quest’anno testimoniano il gradimento dell’utenza verso un modello di farmacia che ha saputo evolversi, andando oltre la dispensazione del farmaco. Quasi 470mila lombardi si sono rivolti al proprio esercizio di fiducia per operazioni di scelta e revoca del medico di famiglia e del pediatra di libera scelta. Oltre 614mila assistiti tra i 50 e i 74 anni di età hanno eseguito lo screening colon rettale dopo avere ritirato il kit in farmacia. E sostanziale resta il contributo alle campagne vaccinali, che da ottobre hanno fatto registrare nei presidi farmaceutici lombardi 278.169 inoculazioni contro l’influenza e 188.505 vaccini anti Covid (quasi la metà del totale somministrato in regione).

I dati sono stati forniti nella consueta conferenza stampa prenatalizia organizzata da Federfarma Milano, Lodi e Monza, nella quale si è tirato un bilancio delle attività svolte negli ultimi 12 mesi e si sono anticipati gli obiettivi per il 2024.

«Tra i risultati più importanti raggiunti quest’anno, un salto di qualità decisivo per la farmacia dei servizi, grazie alla delibera regionale XII/848 che ne ha riorganizzato le basi, uniformando sul territorio le disposizioni in materia» ha spiegato Annarosa Racca, presidente dell’associazione titolari provinciale e di Federfarma Lombardia «la nostra regione, già apripista in quest’ambito, è stata la prima a emanare linee guida per standardizzare criteri e requisiti cui le farmacie devono attenersi per erogare servizi. Si è trattato di uno step cruciale, perché ha consentito a tutti i colleghi di organizzare e proporre prestazioni in grado di rispondere al meglio, e in modo omogeneo, ai bisogni dei cittadini».

«Guardando al futuro» ha proseguito Racca «continueremo a far crescere le farmacie lombarde nel loro ruolo di presidi sanitari di comunità, supportando gli utenti con servizi finalizzati alla prevenzione e alla cura. A questo proposito, uno dei progetti su cui siamo al lavoro è la possibilità di erogare prestazioni di telecardiologia in regime di convenzione con il Servizio sanitario regionale. Questo costituirebbe un’opportunità concreta di contribuire a ridurre le liste d’attesa».

La farmacia dei servizi sarà sempre più coadiuvata dalla telemedicina che, a oggi, vede già attive oltre duemila croci verdi lombarde, 1.600 delle quali aderenti alla rete Federfarma – Htn (Health telematic network). Nel 2023 questi esercizi hanno effettuato circa 120.000 prestazioni, in decisa crescita rispetto al 2022.

Nel corso dell’ultimo anno è proseguito, inoltre, il processo di digitalizzazione. Grazie a “Farmacia Aperta”, l’app di Federfarma che rintraccia il presidio farmaceutico più vicino, filtrando la ricerca in base al servizio desiderato (vaccini, tamponi, deblistering eccetera), è diventato possibile prenotare alcune prestazioni direttamente sulle agende delle farmacie (lo screening del colon retto e i tamponi) e, da ottobre, anche i servizi di telemedicina.

Sempre sul fronte del digitale, nel 2024 si prevede la dematerializzazione dei moduli di dispensazione dei presidi per il diabete, l’incontinenza e la stomia. «Oggi» ha ricordato Giampiero Toselli, segretrario di Federfarma Milano «la maggioranza delle ricette è già dematerializzata: le farmacie si stanno attrezzando per compiere quest’ulteriore passaggio, arrivando a eliminare del tutto la carta».

Oltre all’implementazione di servizi aggiuntivi, il prossimo anno vedrà le croci verdi impegnate anche nel semplificare l’accesso dei cittadini alle terapie. Qui, la principale novità riguarda i farmaci acquistati dal SSR ma distribuiti, per suo conto, dalle farmacie territoriali, la cosiddetta dpc (distribuzione per conto). La Regione ha riconfermato il proprio apprezzamento per questa modalità distributiva, rinnovando a novembre l’accordo con Federfarma Lombardia per altri cinque anni e mantenendo invariata la lista delle molecole che ne beneficiano, comprese le insuline. Entro il 2024, nell’ottica di offrire un’assistenza di prossimità sempre più ricca ed evitare ai pazienti il disagio di doversi recare in ospedale o nei distretti delle Ats per ritirare i medicinali, verranno aggiunti ulteriori farmaci innovativi alla lista di quelli attualmente in dpc.

Le farmacie lombarde saranno inoltre coinvolte nell’attività di riconciliazione della terapia farmacologica, occupandosi della ricognizione, ossia di stilare la lista dei farmaci che vengono somministrati al paziente, in modo da fornire un quadro più esaustivo possibile dei medicinali che quest’ultimo assume, per favorire il medico nella sua attività prescrittiva e prevenire eventi rischiosi, soprattutto nei pazienti in politerapia.

Ai risultati raggiunti nel 2023 hanno contribuito in modo sostanziale anche le farmacie rurali. «I nostri presidi concorrono in modo determinante alla capillarità del sistema sanitario sul territorio» ha ricordato Dario Castelli, vicepresidente rurale di Federfarma Milano, Lodi e Monza «tutte le prestazioni aggiuntive offerte dalle farmacie acquistano un valore ancora più prezioso nel contesto in cui operano le rurali: piccoli centri spesso privi di molti servizi pubblici e lontani dai presidi ospedalieri. I colleghi si sono dimostrati al passo con l’innovazione, come attesta il caso della telemedicina che, su un totale di 920 farmacie rurali presenti in Lombardia, viene erogata in oltre 700 esercizi. In futuro, garantiremo a chi risiede nelle zone più disagiate un servizio sempre più moderno, efficiente e di prossimità, per ridurre le disuguaglianze di accesso alle cure».

Per fornire ai farmacisti le competenze adeguate a svolgere un ruolo in così rapida evoluzione, è fondamentale un continuo aggiornamento professionale. Fondazione Muralti, su questo aspetto, ha lavorato intensamente, organizzando numerosi corsi e webinar per formare gli associati. «Anche quest’anno, abbiamo voluto rispondere in modo concreto alle esigenze dei colleghi con un’ampia proposta di attività formative» ricorda Manuela Bandi, direttrice della Fondazione «ci siamo focalizzati su numerosi temi: dalla sicurezza alle novità farmacologiche e tecnologiche, dall’operatività del servizio di vaccinazione alle nuove frontiere terapeutiche per il controllo dell’ipercolesterolemia. Prosegue inoltre il nostro coinvolgimento nel progetto Cv-Prevital, in collaborazione con l’Istituto Cardiologico Monzino, per migliorare la prevenzione cardiovascolare nella popolazione italiana in un contesto di vita quotidiana, attraverso l’uso delle tecnologie digitali».

Fonte: www.fpress.it


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