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Mascherine: l’Italia autorizza acquisti eccezionali, la Francia le riserva ai sanitari

3/5/2020

Arrivano dall'Oms nuovi richiami per un uso corretto e appropriato di tali dispositivi: in particolare, la raccomandazione è quella di indossarli in presenza di febbre, tosse e difficoltà respiratorie

Per ovviare alle difficoltà di approvvigionamento che si continuano a riscontrare, per tutta la durata dell’emergenza epidemica potranno essere utilizzate anche mascherine prive del marchio Ce così come dpi (dispositivi di protezione individuale) «di efficacia analoga a quella dei dispositivi di protezione individuale previsti dalla normativa vigente». E’ una delle novità infilate all’ultimo momento nel decreto del Governo contro i danni economici dell’epidemia di coronavirus, approvato il 28 febbraio e pubblicato ieri in Gazzetta ufficiale: oltre alle misure per lavoratori, contribuenti e imprese, il testo autorizza il Dipartimento della protezione civile «ad acquisire dpi e altri dispositivi medicali», nonché «disporre pagamenti anticipati dell’intera fornitura» in deroga al decreto legislativo 50/2016». Inoltre, potranno essere acquistati e utilizzati dispositivi analoghi a quelli omologati in base alle norme di legge, a patto che l’efficacia sia stata valutata preventivamente dal Comitato tecnico scientifico della Protezione civile. Stesso discorso per le mascherine: potranno essere utilizzati modelli privi della marcatura Ce «previa valutazione da parte dell’Istituto superiore di sanità».

Intanto, sempre in tema di mascherine, arrivano dall’Oms nuovi richiami per un uso corretto e appropriato di tali dispositivi: in particolare, la raccomandazione è quella di indossarli in presenza di febbre, tosse e difficoltà respiratorie. Se sei invece si è in buona salute, vanno messe soltanto «se si sta curando una persona con sospetta infezione 2019-nCoV». Le mascherine, inoltre, sono efficaci solo se utilizzate in combinazione con alcune specifiche precauzioni: prima di indossarle, pulire le mani con un disinfettante a base di alcol o con acqua e sapone; nel coprire la bocca e il naso, assicurarsi che non vi siano spazi tra il viso e la mascherina, facendo in modo che quest’ultima copra fin sotto il mento; evitare di toccare la mascherina mentre la si utilizza e, se necessario farlo, pulire prima le mani con un detergente a base di alcool o acqua e sapone; sostituire la mascherina con una nuova non appena è umida e non riutilizzare quelle monouso; per togliere la mascherina, rimuoverla da dietro e non toccare la parte anteriore del dispositivo; dopo averla tolta, buttarla immediatamente in un contenitore chiuso e pulire in modo adeguato le mani.

Gli stessi consigli sono stati forniti dalle autorità francesi alle farmacie in concomitanza con la distribuzione delle forniture da riservare al personale sanitario. Si tratta, come FPress aveva già scritto, di 15 milioni di mascherine, prelevate dalle riserve strategiche dello Stato per essere distribuite esclusivamente a medici, infermieri, ostetriche, fisioterapisti e dentisti. Un primo stock di 10 milioni di esemplari è in distribuzione in questi giorni alle farmacie francesi in confezioni da 10 pezzi ciascuna. Ogni farmacista titolare riceverà dieci scatole, sulle quali dovrà apporre un’etichetta con scritto “fornitura di Stato” e quindi distribuirle agli operatori che si presenteranno in farmacia con la propria carta di identificazione professionale.

Nessuna distribuzione di mascherine al pubblico dunque, anche perché le istruzioni fornite dalla Direzione generale della sanità pubblica sono chiare: questi dispositivi sono inutili per le persone sane e servono esclusivamente al personale sanitario che assiste pazienti con sintomatologia sospetta. In tal caso, proseguono le istruzioni, è consentito anche il ricorso alla doppia protezione – mascherina al malato e mascherina al curante – soprattutto nell’eventualità in cui manchino altri dispositivi di protezione.

www.fpress.it


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