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Monza, telemedicina in farmacia salva la vita a un 59enne

6/4/2024

Il paziente è stato sottoposto a Ecg da uno dei farmacisti dello staff, che ha quindi trasmesso il tracciato al centro di refertazione di Htn, a Brescia. Pochi istanti e il medico ha richiamato per segnalare l’infarto in corso e sollecitare una chiamata al 112

Salvato da un infarto grazie a un elettrocardiogramma eseguito in farmacia e diagnosticato a distanza. È accaduto la scorsa settimana a un 59enne di Seveso, in provincia di Monza, che dopo l’esame è stato ricoverato d’urgenza e sottoposto a intervento di angioplastica. Un episodio che si aggiunge a una casistica sempre più cospicua e che dimostra una volta di più, se ancora c’è bisogno, la vacuità delle argomentazioni sbandierate da chi si oppone alla telemedicina in farmacia.

La cronaca: martedì mattina il 59enne si presenta alla farmacia Dante di Cesano Maderno, a pochi chilometri da Seveso, lamentando dolori alla bocca dello stomaco e difficoltà di respirazione che si protraggono da domenica sera. A consigliargli di fare un salto in farmacia – dettaglio di rilievo – la sua dottoressa, insospettita dalla sintomatologia.

L’uomo è stato subito sottoposto a ecg da uno dei farmacisti dello staff, che ha quindi trasmesso il tracciato al centro di refertazione di Htn, a Brescia. Pochi istanti e il medico ha richiamato per segnalare l’infarto in corso e sollecitare una chiamata al 112.

Prima che arrivasse l’ambulanza, due infermieri giunti sul posto con un’auto medica hanno sottoposto l’uomo a un secondo ecg che ha confermato la diagnosi; quindi il trasporto all’ospedale di Desio, dove il paziente è stato sottoposto a intervento d’urgenza. «Facciamo ecg dal 2010» racconta a FPress il farmacista titolare, Gianangelo Cocchi, tesoriere dell’Ordine dei farmacisti di Milano, Monza e Lodi «è per questo che la dottoressa ha consigliato di venire da noi: anche se non la conosciamo, era informata del servizio che offriamo. È la dimostrazione dell’importanza che oggi riveste la farmacia dei servizi: siamo ovunque, anche nei centri più piccoli, rappresentiamo di fatto una rete di presidi di prossimità per l’intera cittadinanza».

L’intervento è perfettamente riuscito, anche se il paziente è ancora ospedalizzato: «Ci hanno detto che è andato tutto bene» conferma Cocchi «e anche il medico di famiglia, appena saputo l’accaduto, si è presentato qui per congratularsi con noi».

Da notare che pochi giorni fa aveva preso posizione contro la farmacia dei servizi Unindustria, l’organizzazione degli industriali laziali: intervenendo all’assemblea nazionale dell’Associazione imprese sanitarie indipendenti (Aisi), il vicepresidente con delega alla sanità aveva detto che «affidare l’esecuzione di test di laboratorio alle farmacie significa sottovalutare la complessità di queste operazioni». «Per un elettrocardiogramma si potrà andare dal farmacista che tutto ha studiato tranne che medicina» aveva ggiunto Giovanni Onesti, direttore generale di Aisi «è vero, gli verrà data la possibilità di effettuare un corso di poche settimane che gli insegnerà dove mettere gli elettrodi. E senza visitare il paziente, fare un’anamnesi e stilare un quadro clinico, relazionerà con il medico a distanza l’elettrocardiogramma, l’holter ecg o il monitoraggio pressorio, o anche una analisi del sangue o una spirometria».

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