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A Pero l’Expo dei lavoratori

Luglio 2015
La Farmacia S. Fedele di Pero è la farmacia più vicina all’Expo. Abbiamo rivolto alcune domande alla dr.ssa Maria Vittoria Muzio - titolare della San Fedele - per chiederle come si vede d’Expo dalla sua farmacia.

Dr.ssa Muzio, a due mesi dell’inizio di Expo come valuta l’impatto di questo evento sulla vita della cittadina di Pero?

Già dal 2005,anno dell'inaugurazione del nuovo polo fieristico di Rho-Pero, il paese ha iniziato a subire qualche trasformazione. L'Expo rappresenta ,per chi vive e lavora qui, un'ulteriore evoluzione del processo di “internazionalizzazione” subito da questa zona.

Gli stranieri che frequentano i negozi ed usufruiscono dei sevizi sono prevalentemente lavoratori dell'Expo e, solo in minor numero, visitatori. Chi lavora all'interno dell'Esposizione,nelle delegazioni dei paesi stranieri o i lavoratori italiani, si è trasferito a Pero per essere vicino al luogo di lavoro oppure si trova a passare attraverso il paese, che è sulla S.S. del Sempione, per raggiungere le zone limitrofe.     
Credo comunque che l'impatto maggiore, conseguente a questa manifestazione internazionale, sia sulla città di Milano, dove gli alberghi ospitano un numero elevatissimo di turisti, stranieri e italiani, i quali prevalentemente passano l'intera giornata all'Expo. Una volta terminata la visita alla sede espositiva, sono sicuramente attratti da tutto ciò che la città offre, soprattutto nella bella stagione e dopo i numerosi lavori di ristrutturazione che sono stati eseguiti.

In farmacia avete dovuto affrontare situazioni particolari? Avete clienti stranieri?

Ci è capitato di dover procurare farmaci solitamente non richiesti .In linea di massima si tratta di consigliare OTC o integratori che siano uguali o simili a quelli già utilizzati nel paese di origine. Più frequentemente succede di attendere clienti che  devono passare all'orario della chiusura e che ci telefonano chiedendo di aspettarli, oppure di verificare la disponibilità di un prodotto ed eventualmente ordinarlo telefonicamente.    
I clienti stranieri sono parecchi e quasi tutti parlano inglese, qualcuno in modo approssimativo, ma nonostante questo non ci sono stati finora problemi rilevanti.

Nei mesi scorsi, proprio in vista dell'Expo, insieme a parecchi colleghi della provincia di Milano, ho frequentato il corso di lingua inglese organizzato dalla Fondazione Muralti. E' stato sicuramente utile, ed altrettanto utili sono stati i programmi messi a disposizione da Federfarma Lombardia per la ricerca dei nomi dei principi attivi a partire dal nome dei farmaci stranieri e la traduzione dei foglietti illustrativi in 25 lingue.

Si aspetta un estate diversa da quelle precedenti? E’ stato necessario variare le abitudini della farmacia?

No, non credo che ci aspetti un'estate molto diversa dalle altre, forse ci sarà qualche presenza in più ma non tale da richiedere una diversa organizzazione della farmacia.    
Negli ultimi anni la tendenza seguita da noi e dalla maggior parte dei colleghi è quella di garantire al massimo il servizio e, in quest'ottica, anche quest'estate chiuderemo solo 4 giorni nel periodo di Ferragosto. 
Ci sembra doveroso assicurare la nostra apertura durante quest'evento eccezionale.


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