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Ausili incontinenza, Federanziani per distribuzione unica in farmacia

3/3/2017

Le soluzioni adottate in modo disordinato dalle Regioni per la distribuzione degli ausili agli incontinenti vanno ripensate ...

... per assicurare agli assistiti libertà di scelta ed equità di accesso. Due condizioni che possono essere rispettate facendo perno sulle farmacie del territorio e su un sistema di buoni-spesa. Questo, in sintesi, il piano lanciato ieri da Senior Italia-Federanziani per dare una risposta ai 4,5 milioni di italiani (il 7,8% della popolazione) che soffrono di incontinenza urinaria. Presentata in una conferenza stampa ospitata al ministero della Salute, la proposta ha le sue fondamenta nella ricerca condotta da Cergas Bocconi in collaborazione con la Federazione della terza età: il Servizio sanitario nazionale, dicono i dati, eroga il 66% degli ausili assorbenti complessivamente scambiati sul mercato, per una spesa di 355,1 milioni di euro, ossia il 56% del totale. La spesa out of pocket, cioè privata, ammonta invece a 283,1 milioni, cioè il restante 44%. A volumi, ciò significa che circa un terzo dei prodotti circolanti è acquistato direttamente dagli assistiti.

Il ricorso al consumo privato, dice ancora il Cergas, è spesso una scelta obbligata con cui l’assistito supplisce alle inadeguatezze del pubblico, che non fornisce pezzi a sufficienza (56% del campione consultato nel corso della ricerca) o per la qualità insufficiente dei prodotti (43%). Aggrava ulteriormente la forte eterogeneità delle scelte regionali (e persino aziendali) in materia di distribuzione, che per i ricercatori del centro studi della Bocconi rivela l’assenza «di una chiara visione a livello di sistema». Serve un cambio di passo ed ecco la proposta di Senior Italia-Federanziani, basata su un sistema di accreditamento uniforme a livello nazionale per i produttori di ausili e su un budget individuale (buoni-spesa) per gli assistiti, calcolato in modo da garantire livelli minimi di fornitura. In questo modo, è il ragionamento, si consentirebbe ai malati libertà di scelta: «Serve un nuovo modello di presa in carico per gli assistiti necessitano di ausili, presidi, interventi chirurgici, metodologie per superare il problema dell’incontinenza» ha detto il presidente di Senior Italia-Federanziani, Roberto Messina.

In più, la proposta ritiene cruciale il superamento dell’attuale etorogeneità dei modelli distributivi, da ridurre a non più di due, farmacie o consegna domiciliare. «Dobbiamo convincere le Regioni» ha detto ancora Messina «perché diano ai malati un voucher con cui recarsi in farmacia e scegliere il prodotto più adatto alle loro esigenze, su indicazione del distretto sanitario o con il consiglio del farmacista adeguatamente preparato». «Finalmente» ha aggiunto nel suo intervento la presidente nazionale di Federfarma, Annarosa Racca «si va nella giusta direzione: quando in gioco ci sono ausili e device, la distribuzione in farmacia assicura maggiori risparmi e appropriatezza rispetto alle gare pubbliche. Va lasciata ai pazienti la libertà di scegliere il modello che più si adatta alle loro esigenze e di stare al passo con l’innovazione». (AS)


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