5/18/2017
Presentato a Cosmofarma il brand di Federfarma per la farmacia indipendente
A tre giorni dalla pubblicazione conta già un migliaio di visualizzazioni il video che a Cosmofarma ha accompagnato la presentazione del marchio “Farmacia dei servizi-Federfarma”, il logo ideato dal brand designer Antonio Romano per dare identità alle farmacie indipendenti del sindacato. E’ un volume di contatti che testimonia l’interesse dei titolari per il progetto della Federazione e per il suo logo, che lo stesso Romano, padre di marchi memorabili come Tim, Ferrovie dello Stato, Renault e Lacoste, definisce un «frammento che ora va associato a significati».
Romano, per questo lavoro avrà certamente studiato la farmacia e la sua storia. Come la riassumerebbe?
Ho sempre considerato la farmacia il primo luogo dove andare ogni volta che avevo un malessere. Detto questo, devo anche dire che la categoria nel suo insieme ha spesso commesso l’errore di rispondere alla provocazione mediatica opponendosi anziché proponendo. E in un’epoca in cui internet e social tendono a emarginare le professioni che fanno intermediazione, il ruolo del farmacista viene degradato da un racconto fatto da altri che lo dipinge alla stregua di un bottegaio. Un tempo il farmacista apparteneva all’establishment, oggi questo prestigio si è circoscritto al rapporto personale con il paziente. Non ci si può più cullare in questa santificazione privata, la categoria deve cominciare a raccontarsi usando i linguaggi dei media.
E’ a questo che serve il brand “Farmacia dei servizi-Federfarma”?
Io ho soltanto presentato un disegno. Se questo disegno diventerà il segno di molti, se si trasformerà in un segnale e poi in un simbolo, avrà raggiunto il suo scopo. Se invece ognuno continuerà a sentirsi un’isola, non ci sarà alcun passo in avanti. I titolari devono rendersi conto che ruolo e rilievo sociale si possono difendere soltanto se riescono a trasformare la rete delle loro farmacie in un racconto, e questo funziona soltanto se c’è la moltiplicazione del simbolo.
Più semplicemente?
Se ogni farmacia entra a far parte di un disegno più grande, diventa qualcosa di più grande. Il marchio è un elemento segnaletico e la sua reiterazione diventa affermazione. La regola dice che è brand tutto ciò che non deve essere spiegato: dico iPhone e non mi serve aggiungere altro. La farmacia riuscirà a smontare gli attacchi di cui è oggetto quando avrà acquisito capacità di rappresentazione.
Insomma, il messaggio rivolto ai farmacisti è: prendete questo marchio e moltiplicatelo…
La farmacia dei servizi per cui Federfarma si è tanto battuta non è solo un’asserzione normativa, è l’opportunità che può proiettare sul futuro la storia gloriosa di questa professione. (AS)