5/3/2017
Parte da Milano la campagna di sensibilizzazione "Macchie, senza paura", promossa da Federfarma, Istituto Nazionale Tumori di Milano e Istituto Dermoclinico Vita Cutis in collaborazione con l'Assessorato al Welfare della Regione Lombardia.
L’iniziativa, presentata ieri nella sala Pirelli del Palazzo Pirelli, prevede che il 12 maggio, nelle 800 farmacie delle province di Milano, Lodi e Monza Brianza, i cittadini potranno compilare un questionario insieme al farmacista per evidenziare le macchie della pelle che potrebbero essere a rischio. Se durante la prima fase emergessero dubbi, il farmacista prenoterà direttamente e tempestivamente una delle 500 visite gratuite che si terranno nell’Istituto Dermoclinico Vita Cutis presso l'Istituto Clinico Sant'Ambrogio di Milano e nell’Istituto Nazionale Tumori di Milano.
Il piano si articola in più fasi: la prima a livello provinciale, la seconda sul territorio regionale da estendersi infine in tutta Italia.
“Il melanoma cutaneo rappresenta solo una piccola percentuale di tutti i tumori che colpiscono la pelle ma la sua incidenza, purtroppo, è in continua crescita. Per fortuna alcuni semplici comportamenti possono ridurre il rischio di sviluppare questo tumore - ha detto Giulio Gallera, assessore lombardo al Welfare della Regione Lombardia - La prevenzione assume quindi un ruolo fondamentale ed è per questo che Regione Lombardia ha da subito appoggiato questa campagna di sensibilizzazione. Sono molto orgoglioso, poi, che questo importante progetto venga sviluppato grazie ad una collaborazione virtuosa tra pubblico e privato e attraverso la grande rete delle farmacie lombarde, che è diffusa in maniera assolutamente capillare sul territorio”.
“L’Istituto Nazionale dei Tumori ha fin da subito aderito con convinzione a questa iniziativa. Il progetto è di fondamentale importanza, perché non esiste un intervento più efficace dello screening e degli esami dermatologici per intervenire nella cura dei tumori della pelle. La parola d’ordine, ancora una volta, è prevenzione”, ha detto il presidente Enzo Lucchini.
“Il Gruppo ospedaliero San Donato ha fatto della prevenzione uno dei suoi capisaldi, promuovendo importanti progetti volti alla diffusione degli strumenti idonei ad adottare un corretto stile di vita. Tra questi anche la diagnosi precoce che, ad esempio, in dermatologia può salvare vite umane bloccando sul nascere una patologia pericolosa come il melanoma”, ha aggiunto Gilda Gastaldi Rotelli.
Per Annarosa Racca, presidente nazionale Federfarma, “Il ruolo della farmacia sta evolvendo in parallelo ai cambiamenti in atto nella società. Per rispondere ai bisogni di una popolazione che invecchia, colpita da patologie croniche, ma che vuole mantenere salute e benessere, la farmacia sta estendendo la gamma delle prestazioni offerte, potenziando, in particolare, il proprio impegno sul fronte del monitoraggio del corretto uso dei farmaci a favore dei pazienti cronici (pharmaceutical care) e ampliando i servizi di alta valenza socio-sanitaria, utili soprattutto per le fasce più deboli (prenotazione di visite ed esami tramite CUP, effettuazione di test diagnostici di prima istanza, screening e partecipazione a campagne di prevenzione di patologie di forte impatto sociale). Per questo abbiamo promosso la campagna di sensibilizzazione per la prevenzione del melanoma”.
“Molti studi epidemiologici hanno valutato l’associazione tra rischio di melanoma e caratteristiche fenotipiche della popolazione come ad esempio, la densità delle lentiggini, gli occhi chiari/grigi/blu, i capelli rossi/biondi, la pelle chiara, un elevato numero di nei. Lo sviluppo di più di un melanoma primitivo (melanomi multipli) è un evento più comunemente osservato negli individui che hanno già avuto un precedente melanoma primitivo. Altri fattori di rischio associati con lo sviluppo di melanoma includono una storia positiva familiare per melanoma e una storia individuale di nevi displastici”, ha spiegato Mario Santinami, direttore S.C. chirurgia generale indirizzo oncologico Istituto dei Tumori di Milano.
“Il melanoma cutaneo è un tumore in continua crescita soprattutto in Europa e Nord America, oltre che in Australia dove l’incidenza è la più elevata. E’ uno dei principali tumori che insorge in giovane età. L’incidenza del melanoma tende ad aumentare continuamente nei soggetti di entrambi i sessi, con un raddoppiamento dei casi rispetto a 15-20 anni fa. Attualmente il melanoma invasivo rappresenta la decima neoplasia come incidenza nel maschio e la settima nella femmina”, ha evidenziato Andrea Maurichi, della Melanoma & Sarcoma Surgical Unit dell’Istituto Nazionale dei Tumori.
“Il melanoma è il terzo tipo di cancro più comune nella popolazione con meno di 50 anni. In Italia, le diagnosi di questa patologia negli ultimi anni sono quasi raddoppiate: nel 2006 erano circa 7mila, nel 2016 sono state 13.800. I pazienti sono sempre più giovani, con un numero crescente di 40enni. Il melanoma è un tumore molto aggressivo che colpisce la pelle, ma se non viene asportato in tempo va in profondità e le cellule maligne entrano nel sangue raggiungendo gli organi profondi, generando le metastasi - ha dichiarato Antonino Di Pietro, direttore scientifico Istituto Dermoclinico Vita Cutis - La prevenzione è uno strumento efficace, il nostro miglior alleato per rilevare precocemente l’insorgenza di una patologia e quindi mettere in campo le soluzioni terapeutiche più adeguate. Una diagnosi precoce può fare la differenza per il buon esito della malattia ed è per questo che ho aderito con entusiasmo a quest’importante campagna di prevenzione, a cui prenderà parte anche il nostro team di dermatologi che effettuerà le visite nell’Istituto Dermoclinico Vita Cutis dell'Istituto Clinico Sant'Ambrogio di Milano”.
Per Manuela Bandi, direttore Fondazione Muralti, “La realizzazione del progetto “Macchie, senza paura” è una perfetta testimonianza della nostra mission di società scientifica. Da oltre 30 anni, infatti, la Fondazione Muralti si occupa della formazione e dell’aggiornamento scientifico-professionale dei farmacisti che operano sul territorio della Lombardia nonché della promozione di studi e ricerche nel campo sociosanitario, con particolare riguardo all’ambito farmaceutico. I progetti offerti da Fondazione Muralti sono completi non solo sotto l’aspetto teorico ma anche pratico e sono realizzati con la collaborazione di docenti ad alta specializzazione provenienti dal mondo universitario e dal settore clinico per andare incontro alle esigenze dei colleghi farmacisti”.
La testimonial Cristiana Capotondi ha spiegato le ragioni del suo impegno: “Ho deciso di prendere parte alle campagne di prevenzione del melanoma dopo un episodio abbastanza singolare che mi è capitato. Un giorno, mentre ero dal professor Di Pietro, rimango colpita da una lettera incorniciata appesa alla parete. Era di una donna, andata dal professore per un controllo abituale, a cui Antonino aveva diagnosticato tempestivamente un melanoma, rivelatosi poi un tumore maligno. Questa storia mi ha confermato quanto sia importante fare informazione e prevenzione”.
Alla presentazione, ha partecipato, tra gli altri, Luisa Anna Scotti, presidente Emme Rouge, partner del progetto, onlus nata dopo la scomparsa della figlia Mara a causa di un melanoma.