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Dal Nhs i numeri della farmacia inglese: i servizi fanno l’en plein

11/25/2016

GRAN BRETAGNA: Più del 94% delle farmacie inglesi offre ai propri pazienti il servizio Mur (Medicines use rewiev) per l'aderenza terapeutica e l'efficacia delle cure.

E quasi l’81% eroga il servizio New medicines, rivolto ai pazienti cronici che hanno appena iniziato una nuova terapia (oppure ai quali sono stati prescritti nuovi farmaci). Sono alcune delle cifre che arrivano dal report 2015-2016 con cui Nhs Digital, l’ufficio statistico del servizio sanitario britannico, fotografa realtà e dinamiche della farmacia inglese. E “inglese” non è una sineddoche, perché i dati non abbracciano il Regno Unito nel suo complesso ma soltanto l’Inghilterra vera e propria: nel Nhs Scozia, Galles e Irlanda del Nord fanno parte a sé. Sono 11.688, quindi, le farmacie che fanno da base alle rilevazioni, tra le quali 266 e-pharmacy (esercizi che vendono soltanto a distanza) e 64 in centri commerciali extraurbani (sottoposte a un regime normativo specifico): nei dodici mesi che terminano a marzo 2016 hanno dispensato per il servizio sanitario poco più di 995 milioni di confezioni (prescription items), circa 17 milioni in più rispetto ai dodici mesi precedenti (+1,7%), ricevendo onorari professionali per poco più di un miliardo di sterline (in media 86.600 sterline a farmacia, che si vanno ad aggiungere ad altre componenti della retribuzione standard del Nhs).
Quasi stabile la crescita demografica delle farmacie: nel 2015-2016 se ne contano 14 in più rispetto all’anno precedente, per un incremento dello 0,1%. Dal punto di vista statistico si tratta dell’aumento più contenuto dell’ultimo decennio, nel corso del quale gli esercizi farmaceutici sono cresciuti complessivamente del 15,3%: tra il 2012 e il 2014 si erano registrati incrementi di una trentina di farmacie all’anno, prima ancora la crescita media era di 150 esercizi ogni dodici mesi. Stabile anche la ripartizione per proprietà: nel 2015-2016 il 62% delle farmacie appartiene a una catena, il 38% è indipendente. Nel 2010-2011 gli esercizi in catena erano il 62%, nel 2006-2007 il 59%. I dati però vanno letti alla luce della particolare classificazione usata dal Nhs, che mette tra gli indipendenti tutti i proprietari (farmacisti o no) cui fanno capo fino a un massimo di cinque esercizi.
Infine i servizi: nel 2015-2016 le farmacie inglesi hanno erogato in media 300 prestazioni Mur e 87 Nms (New medicines service), ma il menù dei servizi che gli esercizi possono erogare in convenzione con il Nhs è lungo. C’è per esempio l’Aur (Appliance use review), l’equivalente dell’Mur per le apparecchiature sanitarie, al quale hanno aderito però nell’ultimo anno meno di 140 farmacie, e c’è l’assistenza ai pazienti stomizzati, assicurata da circa il 14% delle farmacie. Ma soprattutto c’è la vaccinazione antinfluenzale, alla quale nell’ultima stagione ha partecipato poco più del 61% degli esercizi farmaceutici: sono state somministrate quasi 600mila dosi di vaccino, per un costo a carico del Nhs di circa 3,7 milioni di sterline. E per chiudere i cosiddetti «Enhanced services», un pacchetto di una ventina di prestazioni che possono essere erogate in farmacia (anche in parte) sulla base di accordi con le autorità sanitarie locali: tra i più praticati il servizio di assistenza per i piccoli disturbi (offerto dal 40% circa degli esercizi), l’orario prolungato (Out of hours, 11,7%) e il Patient group direction, un protocollo che consente la dispensazione sul territorio di farmaci riservati all’ambiente ospedaliero ma soltanto ad alcune ristrette categorie di pazienti (21% delle farmacie). (AS)


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